Un giorno Gesù, vedendo una grande folla, salì su una montagna; dopo che di fu seduto, gli si avvicinarono gli apostoli. Egli allora prese la parola e iniziò ad annunciare il Regno di Dio.
«Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati gli afflitti,
perché saranno consolati.
Beati i miti,
perché erediteranno la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per causa della giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti hanno perseguitato i profeti prima di voi». (Mt 5, 1-12)
Nel dipinto il pittore Beato Angelico rappresenta Gesù maestro che insegna le beatitudini. Infatti Egli appare seduto come in “cattedra”. La sua aula, però ben diversa dalla nostra, è la natura stessa e più precisamente la montagna, luogo simbolico dell’incontro con Dio. Con il suo discorso Gesù insegnò che la vera felicità si conquista ogni giorno, impegnandosi per il proprio bene e per quello degli altri.
Particolari da notare:
- La mano destra, alzata con l’indice teso verso l’alto, rivela l’origine e la fonte di questo insegnamento: Dio Padre.
- La montagna ricorda il monte Sinai, dove Dio rivelò a Mosè la sua Legge.
- La mano sinistra stringe un rotolo che indica la Parola di Dio nel Vangelo è manifestata in Gesù.
- Gli apostoli sono riuniti intorno a Lui come degli “alunni”, pronti ad ascoltare la Parola del loro Maestro. Gli abiti degli apostoli sono di colori diversi per indicare la varietà delle persone che, intorno a Gesù, formano un unico popolo che ascolta la sua parola.
- Saranno davvero beati coloro che sapranno realizzare il Regno di Dio nel mondo; la beatitudine indica la vera gioia che solo Dio può donare, per sempre.
Bibliografia:
Tratto da C. Agliocchi-C. Basile-A. Cordova, Il Nuovo Melograno Fiorito, Piemme-Scuola, pag. 52).